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MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


lunedì 12 settembre 2016

Innalzamento MAXI-SANZIONE PER LAVORO NERO

Nella Circolare n.129 del 13 luglio 2016 l’Inps ha riepilogato  l'impianto sanzionatorio previsto nei casi di impiego  di personale in nero (con la sola esclusione dei datori di lavoro domestico), parametrato secondo i seguenti importi:

a)  Da € 1.500 a € 9.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore sino a 30 giorni di lavoro effettivo;

b) Da € 3.000 a € 18.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore da 31 e sino a 60 giorni di lavoro effettivo;

c) Da € 6.000 a € 36.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore oltre 60 giorni di lavoro effettivo

martedì 31 maggio 2016

Part-Time agevolato: ennesimo flop?

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto, in favore di coloro che matureranno il diritto alla pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018, la possibilità di accedere ad una riduzione agevolata dell’orario lavorativo, a patto che la richiesta di trasformazione da full-time a part-time (tra il 40 ed il 60 per cento) venga accolta dal datore di lavoro.

Sul piano delle agevolazioni, in simili casi, è previsto che, nonostante la riduzione dell’orario, il lavoratore continuerà a maturare l’intera contribuzione figurativa, mentre, dal punto di vista retributivo percepirà un compenso aggiuntivo, oltre allo stipendio commisurato alle effettive ore di lavoro, equivalente ai contributi pensionistici che l’azienda avrebbe dovuto versare all’Inps sulla prestazione non effettuata in conseguenza del part-time.

martedì 26 aprile 2016

Il lavoratore negligente è responsabile dell’infortunio subito

E’ quanto riportato nella sentenza n.8883 del 3 marzo 2016, nella quale la Corte di Cassazione è tornata a chiarire la ripartizione  di  ruoli e responsabilità tra datore di lavoro e dipendente nell’ambito della disciplina sulla sicurezza.  

In particolare, la questione verte sulla portata dell’art.2087 c.c., norma il cui carattere aperto impone al datore di lavoro di approntare, a fronte dei continui cambiamenti tecnologici, dei fattori e dei processi della produzione, tutte le misure «…necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro».

giovedì 21 aprile 2016

Casi di legittimo ricorso al lavoro a chiamata

Il Decreto Legislativo n.81/2015 che, nell’ambito del c.d. Jobs Act, ha configurato il riordino delle tipologie contrattuali, ha riscritto, tra l’altro, la disciplina del lavoro intermittente.

Le nuove norme hanno confermato le causali soggettive di legittimità del ricorso al lavoro a chiamata, in virtù delle quali è sempre possibile stipulare un contratto intermittente con lavoratori di età inferiore ai 24 anni o superiore  ai 55.

mercoledì 13 aprile 2016

Meno rischi se a lavoro si va in bici

Per andare a lavoro conviene utilizzare la bicicletta!
Non si tratta di uno slogan ambientalista, né dell’ennesima lotta contro l’obesità, in ragione del brocardo mens sana in corpore sano. In realtà il riferimento è legato alla certezza dell’indennizzo in caso di infortunio in itinere.
Il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità per il 2016, infatti, ha chiarito che l’utilizzo della bici deve intendersi sempre primario per il raggiungimento del luogo di lavoro, alla stregua dei mezzi pubblici.
In sostanza, in caso di infortunio in itinere, l’Inail non dovrà più approntare alcuna istruttoria volta a valutare l’opportunità o meno, da parte del lavoratore, di utilizzare la bicicletta in alternativa ai mezzi di locomozione considerati più sicuri, quali treni od autobus.
In simili casi, dunque, via libera all’indennizzo in favore dell’infortunato, a patto, ovviamente, che l’incidente sia avvenuto durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro.


Dott. Valerio Pollastrini

martedì 22 marzo 2016

Infortuni sul Lavoro e Malattie professionali - Certificato medico e denuncia: nuova modalità trasmissione

inailcomunica

Dal 22 marzo 2016 sono in vigore semplificazioni in materia di adempimenti formali concernenti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, come stabilito dal d.lgs. 151/2015 e recepito dalla circolare Inail n. 10 del 21 marzo 2016.
A partire da tale data, l'obbligo di trasmissione  telematica del certificato medico di infortunio o di malattia professionale è a carico del medico certificatore o della struttura sanitaria che presta la prima assistenza. Il medico o il legale rappresentante della struttura sanitaria, precedentemente profilato provvede all’inoltro all’Inail, esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite la struttura sanitaria competente al rilascio.
Per l’abilitazione ai servizi online il medico o il legale rappresentante della struttura sanitaria devono inviare apposita richiesta alla sede Inail competente per territorio.
In caso di malattia professionale l'invio del certificato medico vale, ai fini assicurativi e per le malattie contenute nell'elenco di cui all'art 139 t.u. 1124/1965, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo di denuncia.
Resta a carico del datore di lavoro l'obbligo di inoltrare la denuncia di infortunio all'Istituto entro due giorni e di malattia professionale entro cinque giorni da quello in cui ne ha avuto notizia. Il datore di lavoro, nella denuncia, deve obbligatoriamente inserire i dati relativi al numero identificativo e la data rilascio del certificato medico. La certificazione medica è disponibile sul portale Inail, attraverso la funzione "Ricerca certificati medici" presente all'interno del relativo servizio online (denuncia di infortunio/MP/SA).

L’Inail ha l’obbligo di trasmettere all'autorità di pubblica sicurezza le informazioni relative alle denunce di infortunio con prognosi superiore a trenta giorni o a cui è conseguito un infortunio mortale.

lunedì 21 marzo 2016

Tu chiamala, se vuoi, semplificazione

 Dallo scorso 12 marzo i lavoratori subordinati sono obbligati a rassegnare le dimissioni unicamente attraverso la nuova procedura telematica, richiesta anche in caso di risoluzione consensuale.
Propaganda vuole che si tratti di un meccanismo di agevole attuazione preposto all’eliminazione della piaga sociale  delle dimissioni c.d. “in bianco”. In sostanza, ci troviamo dinnanzi al solito slogan con il quale i soliti parolai sono soliti imbonire i non addetti ai lavori. In pratica continua ad imperare lo stile introdotto con il Jobs Act: Cambiare tanto per cambiare!
La vecchia “nuova procedura” – visto che negli ultimi anni  se ne sono alternate diverse, aveva già raggiunto lo scopo di  impedire l’utilizzo dei  moduli prefirmati.
In caso di dimissioni, infatti, il lavoratore doveva necessariamente convalidare il recesso in data successiva all’evento. Troppo facile! Così i geni del Ministero hanno deciso di stravolgere una delle poche procedure di successo, convinti che  la dizione “on-line” fosse, di per sé, la panacea di tutti mali.
In ogni caso, nell’allegare alle righe presenti uno schema riepilogativo della nuova procedura, lascio che sia il lettore a giudicare se questa sia vera“semplificazione”.

Dott. Valerio Pollastrini
Consulente del Lavoro

Nuova procedura per le dimissioni online

Due opzioni alternative
OPZIONE 1
OPZIONE 2

Il lavoratore comunica autonomamente le dimissioni
Il lavoratore comunica le dimissioni per mezzo di un soggetto abilitato                   
1)    Richiede il Pin all’Inps;
2)    Deve registrarsi sul portale www.cliclavoro.gov.it autenticandosi con il Pin Inps
Si rivolge ad uno dei seguenti soggetti abilitati: patronati, organizzazioni sindacali, Enti Bilaterali, Commissioni di Certificazione

Compilazione del modulo di dimissioni da parte del lavoratore o del soggetto abilitato
Rapporto di lavoro Ante 2008
Rapporto di lavoro Post 2008
Il lavoratore compilerà interamente le sezioni 2 e 3; La sezione 4 dovrà sempre essere compilata dal lavoratore; la sezione 5 sarà aggiornata automaticamente dal sistema, contestualmente al salvataggio del sistema informatico SMV del Ministero. Indica l’indirizzo e-mail aggiornato del datore di lavoro.
Il lavoratore inserendo il solo codice fiscale del datore di lavoro avrà visione di tutti i rapporti di lavoro attivi in modo da poter selezionare quello dal quale recedere.
La sezione 4 dovrà sempre essere compilata dal lavoratore; la sezione 5 sarà aggiornata automaticamente dal sistema, contestualmente al salvataggio nel sistema informatico. Il lavoratore aggiorna l’indirizzo e-mail del datore di lavoro.

Invio del modulo
I moduli, così compilati saranno trasmessi tramite notifica alla Direzione Territoriale del lavoro e via posta elettronica (anche certificata) al Datore di Lavoro.


Revoca delle dimissioni
Il lavoratore, entro sette giorni dalla data di trasmissione del modello di dimissioni può revocare le proprie dimissioni e/o la risoluzione consensuale con le medesime modalità, reperendo il modulo delle dimissioni utilizzando il codice identificativo attribuito al momento della comunicazione di dimissioni.









Come richiedere l'assegno di disoccupazione (ASDI)

Ministero del Lavoro, Nota del 18 marzo 2016

La circolare INPS numero 47 del 3 marzo 2016​ fornisce le istruzioni per richiedere l'assegno di disoccupazione (ASDI).

L'ASDI viene erogato per un massimo di 6 mesi ed ha la funzione di fornire una t​utela di sostegno al reddito per i lavoratori già beneficiari della NASPI per l'intera sua durata, a condizione che siano ancora privi di occupazione e si

venerdì 18 marzo 2016

Cdl - Poletti: "i voucher saranno tracciabili”

Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro, Nota del 17 marzo 2016

I voucher saranno tracciabili: questa la misura che il governo intende adottare per contrastare l'abuso, oramai constatato da tempo, del ricorso ai buoni per la retribuzione del lavoro accessorio che in un anno è cresciuto del 66 %. Lo ha annunciato ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso del question time che si è svolto, alla Camera il 16 marzo 2016.

mercoledì 16 marzo 2016

Mef - Rapporto sulle entrate tributarie e contributive di gennaio 2016

Mef, Comunicato Stampa n.48 del 15 marzo 2016

E’ disponibile sui siti www.finanze.gov.it  e www.rgs.mef.gov.it  il Rapporto sull’andamento delle entrate tributarie e contributive di gennaio 2016, redatto congiuntamente dal Dipartimento delle Finanze e dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ai sensi dell’art. 14, comma 5, della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 31 dicembre 2009, n.196).

Consumi: Coldiretti, con sprechi cibo persi 12,5 mld, arriva legge

Coldiretti, Nota del 14 marzo 2016

​Gli sprechi alimentari costano all’Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la nuova legge contro gli sprechi alimentari alla Camera per

Assegnazione dei beni ai soci, dai Commercialisti un documento su trattamento contabile e profili operativi

Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti, Comunicato Stampa de 14 marzo 2016

“L’assegnazione dei beni ai soci: trattamento contabile e profili operativi” è il titolo del nuovo documento elaborato dal Consiglio nazionale dei commercialisti con il supporto della sua Commissione per lo studio dei principi contabili nazionali, presieduta dal prof. Gianfranco Capodaglio. Le problematiche contabili connesse alla contabilizzazione delle operazioni di assegnazione dei beni in

Cdl - Il nuovo contratto di solidarietà difensivo

Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro, Nota del 14 Marzo 2016

Il contratto di solidarietà ha subìto, dopo l'intervento effettuato con il decreto legislativo n.148/2015, importanti e profonde modifiche, perdendo nel contempo quell'appeal che lo aveva contraddistinto. Dal 24 settembre scorso, data in cui è entrato in vigore il decreto del Jobs Act sul riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, l'integrazione prevista per i lavoratori è al pari di quanto previsto per la Cassa integrazione

martedì 15 marzo 2016

Cgia di Mestre – Tasse: nel 96% dei casi sono “nascoste”

Cgia di Mestre, Nota del 12 marzo 2016

Nel 96 per cento dei casi le tasse che gravano sulle famiglie dei lavoratori dipendenti vengono prelevate alla fonte, ovvero dalla busta paga o sono incluse nei beni o nei servizi che vengono acquistati. Solo il 4 per cento è versato al fisco consapevolmente, vale a dire attraverso un’operazione di pagamento presso uno sportello bancario o postale.

Dopo sette anni la disoccupazione scende, 11,9%

Confcommercio, Nota del 10 marzo 2016

Nel 2015 la stima dei disoccupati diminuisce in misura significativa (-203 mila, -6,3%), soprattutto nella seconda metà dell'anno. Calo del tasso di disoccupazione di 0,8 punti (dal 12,7% del 2014 all'11,9 del 2015).

Disoccupazione in calo in Italia. Nel 2015 il tasso di disoccupazione, secondo i dati diffusi dall'Istat, scende all' 11,9% Dopo sette anni di aumento ininterrotto, quindi,